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Coronavirus, le conseguenze sull’immobiliare

23-03-2020
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In crisi i negozi e il settore turistico, ma a Milano gli affitti sono stabili

L’emergenza sanitaria in corso sta provocando una serie di conseguenze sul mercato immobiliare italiano. Quali sono gli effetti immediati sullo stop delle attività e quali saranno le conseguenze a lungo termine?
 

La crisi delle attività commerciali e del turismo

 
 
Il primo effetto visibile è quello sui locali commerciali. Molti negozi, soprattutto quelli non appartenenti alla categoria alimentari, hanno chiuso per contenere il contagio. Per quanto riguarda l’andamento dei prezzi e dei canoni di locazione, essi sono in calo; è il risultato della crisi economica che colpisce l’Italia e l’Eurozona. Anche una volta superata l’emergenza, è improbabile che questi ritornino presto ai livelli pre-Coronavirus.
 
Ma il disastro maggiore è quello registrato dal comparto turistico. Le prenotazioni sono praticamente a zero e i prezzi delle case vacanza, degli appartamenti in località turistiche e degli hotel stanno crollando precipitosamente. La ripresa sarà molto più lenta in questo caso: difficilmente i turisti riprenderanno a viaggiare a pieno regime, anche a causa delle ristrettezze economiche. Sarà un brutto colpo per le quotazioni immobiliari in ambito turistico.
 

Milano e il Coronavirus

 
 
Si ferma anche Milano, motore principale dell’economia lombarda e italiana e unica realtà italiana che vedeva, fino a febbraio, un’ascesa continua dei prezzi degli immobili. Con la ritirata di molte persone al luogo di provenienza, il mercato di compravendita immobiliare nel breve termine è praticamente bloccato.
 
Restano stabili, al momento, gli affitti. Secondo la società milanese 18Montenapoleone, però, è impossibile definire le conseguenze a breve termine del Coronavirus sul mercato immobiliare, poiché esso non vive di immediatezze. A Milano, secondo le stime, dopo una prima fase di “scongelamento”, la città ripartirà.
 
Fonte: investireoggi.it e affaritaliani.it