L’espansione del crowdfunding immobiliare
L’Italia è fra le prime nazioni ad avere una regolamentazione specifica sulla forma di finanziamento alternativa nota come real estate crowdfunding.
Nonostante l’incertezza economica e il caro energetico, il 2022 si conferma un anno positivo per il settore immobiliare.
All’interno del più vasto segmento del real estate, il crowdfunding immobiliare rappresenta un fenomeno in espansione, che ad oggi ha raccolto investimenti per 72 milioni di Euro, in crescita del 26% rispetto all’anno precedente.
Una pluralità di investitori presta il capitale necessario ad aziende selezionate per la realizzazione di progetti immobiliari, come l’acquisto e la messa a rendita, la costruzione o la riqualificazione di un immobile commerciale. Per il richiedente si tratta di una forma di finanziamento alternativa al classico prestito in banca, mentre gli investitori ottengono una remunerazione.
Con il lending crowdfunding immobiliare i privati prestano denaro alle società del settore in cambio di cedole mensili fino alla scadenza del prestito (con restituzione totale del capitale).
Nell’equity crowdfunding immobiliare invece, gli investitori acquisiscono quote della società che gestirà il progetto.
Il real estate crowdfunding consente di ottenere rendimenti generalmente più elevati rispetto ai classici fondi immobiliari. Dal punto di vista fiscale però, è considerato un prodotto finanziario ed è pertanto tassabile al 26%.
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