Il futuro degli assegni nelle trattative immobiliari
Il caso Intesa Sanpaolo
L'assegno bancario è un titolo di credito attraverso il quale un soggetto ordina alla banca di pagare una determinata somma di denaro al legittimo portatore.
Banca d’Italia riporta che nel 2022 gli assegni rappresentavano una quota inferiore all’1% tra gli strumenti di pagamento che non siano il contante.
Intesa Sanpaolo ha analizzato il comportamento dei propri clienti e ha annunciato che a partire da maggio 2023 ritirerà gli assegni di chi non ne fa uso da tempo, fermo restando la facoltà di comunicare alla banca l’intenzione di mantenerli, nonché la possibilità di effettuare online bonifici istantanei senza costi aggiuntivi.
L’assegno è una modalità di pagamento regolamentata dal Codice Civile e ancora oggi alla base della conclusione di diversi contratti, come l'acquisto di immobili industriali o commerciali. Pertanto la notizia della loro dismissione da parte del noto istituto di credito ha destato qualche preoccupazione fra clienti e addetti ai lavori.
In generale le banche stanno puntando sulla digitalizzazione, favorendo l’utilizzo di strumenti online come APP, carte di credito e bancomat.
Unicredit ad esempio offre già alcune opzioni per disincentivare pagamenti che non siano virtuali, anche per questioni di sostenibilità.
Ciononostante gli istituti di credito hanno specificato che per il momento non è prevista la rottamazione degli assegni bancari.
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