Chiamaci Scrivici
Effettua la tua ricerca

Immobiliare in ripresa, salgono i prezzi delle case

02-12-2019
#

Nel secondo semestre del 2019, per la prima volta dopo 10 anni, c’è un’inversione di tendenza dei prezzi

Un piccolo segnale, ma incoraggiante. Secondo i dati del terzo Osservatorio Immobiliare 2019 di Nomisma, presentato a Milano in questi giorni, per la prima volta in dieci anni i prezzi delle case aumentano. Questo avviene nelle principali città italiane e la media è di +0,2%; una variazione minima, ma indicativa del cambio di passo rispetto agli ultimi anni.
 

Crescono i prezzi delle case, +0,2% nel secondo semestre 2019

 
 
Il report di Nomisma mette però in evidenza il fatto che questa crescita riguardi soprattutto alcune situazioni, dove la crescita economica è vivace, e non si tratta purtroppo di una situazione generalizzata su tutto il Paese. Certo è chiara una certa capacità di resistenza da parte del settore immobiliare di fronte alle difficoltà economiche.
 
Sempre secondo l’analisi di Nomisma, “la sostanziale stagnazione che caratterizza il nostro Paese non sembra avere scalfito la propensione proprietaria delle famiglie italiane”. Gli italiani, dunque, non hanno perso fiducia nel mattone.
 
Veniamo ai dati. I migliori risultati li fa Milano, dove la quota della domanda di abitazioni espressa da residenti di altri comuni italiani supera il 33%. Seguono Bologna e Padova con quote superiori al 27%.
 
Se però il mercato delle case è in crescita, non si può dire lo stesso degli altri comparti immobiliari. Nel secondo semestre del 2019 la variazione sul valore d’acquisto dei negozi è di -0,6%, mentre gli uffici sono a -0,7%.
 

Immobiliare, calano i mutui

 
 
Nel 2019 il mercato creditizio sta vivendo, secondo le indagini di Nomisma, un rallentamento. Si passa infatti dal 58,2% del 2018 al 51,8% del 2019. I mutui restano i principali driver del settore, ma la tendenza si è invertita.
 
Questo è dovuto, da un lato, ai tassi di interesse favorevoli che spingono all’indebitamento; ma dall’altro la fragilità economica delle famiglie a causa della recessione mette le banche sulla difensiva e irrigidisce i criteri di concessione di finanziamento.
 
Alla luce di queste informazioni, l’aumento delle compravendite residenziali è quindi dovuto non all’incremento dei mutui, bensì dalla componente alimentata da capitale proprio. Nel 2019 sono state effettuate 662 mila compravendite; l’incidenza del settore residenziale è del 92%.
 

Immobiliare, aumentano le locazioni

 
 
A fronte di una diminuzione dei mutui, aumentano invece gli affitti, sia di breve che di lungo periodo. Secondo il report di Nomisma l’incremento dei canoni di locazione delle abitazioni è dell’1%, per il secondo anno di fila.
 
È necessario considerare che in fase di trattativa viene spesso applicato uno sconto; di conseguenza le percentuali sono maggiori rispetto ai livelli precrisi con valori del 13,4%, ad eccezione di Milano dove lo sconto si attesta attorno all’8,5%.
 
Parlando di vendite, i tempi medi per una casa sono di 6,2 mesi, mentre il livello minimo tra il 2000 e il 2019 ha toccato i 3,4 mesi. A Milano e a Bologna, invece, i tempi sono ridotti: la media è di 3,9 e 5 mesi.
 
Fonte: Wall Street Italia